Il Body Control Module (BCM)

Nella sezione precedente abbiamo esaminato i bus system presenti all’interno della MINI, e come questi costituiscano l’infrastruttura a cui i singoli control module (o control unit) si appoggiano per comunicare tra di loro e con i dispositivi che devono gestire. Ora è arrivato il momento di prendere in esame le funzionalità di uno di questi, il Body Control Module.

Il Body Control Module (BCM), a cui spesso ci si riferisce anche come General Module o BC-1 (¹), è il modulo che gestisce la quasi totalità dei dispositivi ed accessori elettrici presenti sull'auto ed è montato dietro al pannello che si trova sulla destra dei piedi del passeggero, di fianco alla portiera.

Esso ha due collegamenti con interfaccia K-bus, uno verso il cluster degli strumenti e uno verso il K-bus che gira all’interno dell’abitacolo. Il Body Control Module è l’integrazione e il consolidamento di una serie di singoli moduli che controllano i seguenti sottosistemi: l’immobilizer (il sistema che impedisce l’avviamento non autorizzato dell’auto), il sistema di blocco delle portiere, i tergicristalli ad azionamento automatico, il tetto apribile, il controllo di parcheggio, il controllo degli specchi retrovisori, l’impianto stereo, il navigatore satellitare, gli alzacristalli elettrici, il controllo dei fari allo Xenon tramite i sensori di livellamento, il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici, tutta le luci interne ed il volante multifunzionale. Il BCM gestisce inoltre l’allarme antifurto, se installato, e il sistema di ingresso senza chiave (funzione “comfort access”, solo sulla nuova MINI) con relativo ricevitore a radio frequenza.

Sebbene il K-bus sia relativamente lento, come abbiamo visto in precedenza questo bus è “event driven”. I messaggi inviati dal Body Control Module hanno la priorità più alta su questo bus, e avranno la precedenza su tutto il traffico presente sul bus. Come si è detto nella precedente discussione, i messaggi vengono inviati a tutti i dispositivi, ma solo lo specifico modulo indirizzato risponderà a uno specifico messaggio e reagirà di conseguenza. Concetto simile a quanto avviene in una rete locale, dove i pacchetti sono inviati su tutta la rete, ma solo un indirizzo IP specifico risponde a un determinato comando. Come visto in precedenza, il General Module è connesso sia al K-bus che al cluster degli strumenti, che a sua volta è collegato sia al D-bus che al DS2-bus.

Il Body Control Module controlla le funzioni di blocco e sblocco delle portiere, l’apertura del baule e del tappo del carburante, ed eventualmente l’apertura del tetto apribile e dei finestrini tramite la funzione “comfort opening” impostata sulla chiave di accensione. L’immobilizzatore elettronico – conosciuto anche come EWS o Electronic Watchdog System – rende impossibile l’aaviamento del motore con qualunque sistema che non sia la chiave originale fornita con il veicolo. Questo si basa sul confronto iniziale tra un codice principale che è progammato sia su un chip set che si trova all’interno della chiave di avviamento sia all’interno del Body Control Module. Ogni volta che il veicolo viene avviato, viene generato un nuovo codice secondario che viene memorizzato sia sulla chiave che sul BCM. Se al tentativo di avviamento successivo la combinazione (codice primario + codice secondario) presente sulla chiave non coincide con quella presente sull’auto, la Engine Control Unit (ECU) e il motorino di avviamento vengono disabilitati. La chiave comunica con il sistema di bordo per mezzo di un transponder nella chiave e un’antenna di forma circolare che circonda il cilindretto del bloccasterzo.

L’immobilizzatore può supportare fino a 10 chiavi. Per motivi di sicurezza, solo un concessionario MINI può fornire una chiave di ricambio, ed è in grado di reinserire i codici di autorizzazione nel caso in cui un veicolo venga rubato e successivamente ritrovato, utilizzando strumenti diagnostici come il DISplus, il GT1 o il MoDiC.

Il Body Control Module è quindi una sofisticata centralina in grado di controllare tutte le funzioni elettriche ed elettroniche del veicolo, e ha un sistema diagnostico integrato in grado di riportare gli eventi di errore sull’interfaccia OBD-II situata sotto al piantone dello sterzo. Questo per inciso è il connettore a cui normalmente si collega il personale del servizio di assistenza per effetuare le operazioni di diagnosi e ricerca guasto su una MINI eventualmente affetta da problemi.

Per dare un'idea della sua complessità, qui una foto della main board contenuta all'interno del Body Control Module. E' evidente che dovendo il BCM gestire ed effettuare operazioni di diagnosi su tutte le componenti elettriche ed elettroniche presenti sull'auto, deve conoscere perfettamente la sua configurazione fin nei minimi dettagli, e per questo conserva al suo interno una “mappa” di tutti i componenti e gli option installati, sia in fabbrica che successivamente.

Altra funzione del BCM è quella di fungere da "backup storage" per i dati vitali del veicolo che vengono conservati originariamente nel cluster degli strumenti, ovvero: numero di telaio (VIN), chilometri totali, chilometri parziali e informazioni relative alle operazioni di manutenzione (Service Interval). Il fatto che quest'area del BCM sia protetta contro la scrittura e la ridondanza di queste informazioni rende praticamente impossibile, ad esempio, alterare il valore dei chilometri percorsi dall'auto.

Va ricordato infine che il Body Control Module contiene tutte le impostazioni relative alle funzioni opzionali che si possono far attivare o meno (Car Memory o Key Memory), operazione questa eseguibile solo in officina sempre tramite l'interfaccia OBD-II e gli apparati diagnostici citati sopra.

Alla prossima...

 

 

(¹) A partire dal Model Year 2004, la BC1 è stata sostituita da una sua versione più evoluta denominata BC2.